Duval Timothy
Artista in Residenza

Come vincitore della Open Call “Mahler, The Song of the Earth”, Duval Timothy ha trascorso un mese a Spoleto nell’aprile 2021 lavorando nella Sala della Musica di Casa Mahler ed esplorando la musica di Gustav Mahler.

Il progetto “Mahler, The Song of the Earth” è un’iniziativa della Mahler Foundation; nel contesto della crisi climatica globale, invita a rispondere all’opera sinfonica di Gustav Mahler “The Song of the Earth” (Das Lied von der Erde).

Duval scrive riguardo a quest’opportunità: “Nel 2017 ho realizzato la canzone e il video musicale Return che è un commento sulla deforestazione in Sierra Leone e fornisce una visione ottimistica per ripiantare l’ambiente urbano e coesistere con la natura in un modo più intimo. Molti dei miei progetti trovano ispirazione in ambienti specifici e mi hanno portato a connettermi e prendermi cura più profondamente di quel luogo. Il Canto della Terra di Mahler sarà il punto di partenza da cui far crescere la mia indagine, esplorerò il contesto di Spoleto e spero di realizzare un lavoro che possa ispirare le persone a considerare le questioni critiche del cambiamento climatico in modo nuovo”.

Nelle sue ambientazioni di sei antiche poesie cinesi in “Das Lied von Der Erde”, Mahler usa il vino come motivo persistente – in particolare in “The Drinking Song of Earth’s Sorrow” e “The Drunkard in Spring” – per contemplare le molte sfaccettature della vita, la sua bellezza e le sue difficoltà, e tracciare un viaggio interiore, dalla paura della morte a una profonda accettazione della nostra mortalità. Duval ha iniziato a sviluppare una propria serie di canzoni di lunga durata che prendono come guida i processi di vinificazione, dalla vigna alla tavola, attraverso i cicli delle stagioni e la fermentazione alcolica. L’Umbria è nota per la produzione di vino e Carolina e Roberto Dionigi, della Cantina Dionigi di Bevagna, hanno assistito Duval nella sua ricerca iniziale, condividendo le loro conoscenze e spiegando come i cambiamenti ambientali influenzano le loro colture.

Nelle sue ultime sinfonie, Mahler ha aperto la strada agli aspetti dell’atonalità e ha influenzato la prossima generazione di compositori e la nascita della musica moderna. L’interesse di Duval per l’atonalità è stato notato da suo fratello che, per scherzo, lo ha accusato di fare “musica marrone” – preferendo accordi fangosi, quasi opponendosi all’armonia. Questo ha ispirato il titolo del suo album del 2016, “Brown Loop”, facendo anche riferimento alla sua eredità di razza mista. Discutendo le sue nuove composizioni, Duval descrive il desiderio di spingere ulteriormente le sue esplorazioni, “per far marcire la musica, come l’uva schiacciata, e rigenerarla”.

Duval Timothy nato nel 1989, è un’artista multidisciplinare. Il suo lavoro include musica, pittura, fotografia, scultura, design, cibo, video e tessuti. Esplora i temi dell’identità, del luogo e dell’astrazione con un’attenzione particolare al suono e al colore. Duval è il fondatore dell’etichetta di abbigliamento e discografica Carrying Color e coautore di The Groundnut Cookbook.

Duval si è esibito ed esposto a livello internazionale tra cui la Tate Modern, Londra (come The Groundnut); Museo Luigi Varoli, Romagna; Still House Gallery, New York; e la galleria Polistar, Istanbul. La composizione Look dal suo ultimo LP “Help” è stata recentemente eseguita dalla London Contemporary Orchestra al Southbank Centre di Londra.

Duval Vive e lavora a Londra, Regno Unito e Freetown, SL.