UMRU

FRAGMENTS FROM THE HYDROSOCIAL
CYCLE OF THE VALLE UMBRA

 

 

Alberto Valz Gris
Geografo in Residence

Cecilia Ceccherini
Artista in Residence

News:

UMRU: Natural Dyeing Workshop
with Cecilia Ceccherini and Maïté Ouceni
Festival dei Due Mondi 2023

Lavorando in collaborazione, il geografo Dott. Alberto Valz Gris e l’artista Cecilia Ceccherini concentrano la loro ricerca per il programma Materia sulla storia dell’utilizzo dell’acqua nella Valle dell’Umbria.

L’ecologia politica descrive l’acqua come un assemblaggio multiforme e dinamico di esseri umani e non umani, di corpi e macchine, con elementi sia tecnici che sociali. Questa realtà è meglio catturata dal termine “territori idrosociali”. Prendendo Spoleto e la sua località come punto di partenza, Alberto e Cecilia hanno iniziato a mappare “un’esplorazione esaustiva ed efficace degli assemblaggi d’acqua, chiedendosi come potremmo reinventare i territori idrosociali e modellarli verso un futuro più consapevole e rispettoso dell’ambiente”.

Per UMRU: FRAGMENTS FROM THE HYDROSOCIAL CYCLE OF THE VALLE UMBRA, che si svilupperà nel prossimo biennio e verrà presentato al Festival dei Due Mondi, Cecilia e Alberto hanno selezionato alcuni casi studio che illustrano le complesse vicende idrosociali della regione. Questi diversi studi includono mitologie dell’acqua locale (San Giorgio e il drago, che prosciugò le paludi con il suo respiro), fonti d’acqua contestate utilizzate per l’imbottigliamento commerciale dell’acqua potabile e la sopravvivenza di un raro crostaceo di montagna. Cecilia sta tessendo una mappa su larga scala i cui simboli di interconnessione saranno utilizzati come chiave astratta per accedere agli studi e alle relative problematiche. Gli studi saranno redatti da Alberto, in una modalità semidiaristica.

Il loro primo riassunto dei consumi idrici della regione recita: “La Valle dell’Umbria ha un rapporto complesso con l’acqua: durante il Pleistocene il territorio si trasformò alternando periodi di abbondanza d’acqua – quando l’area fu parzialmente o totalmente allagata da laghi e paludi – a periodi di siccità che hanno permesso all’uomo di accedere al territorio e alle sue risorse. La valle è infatti il ​​risultato della scomparsa di due laghi – il Lacus Clitorius e il Lacus Umber – dovuta in parte ai cambiamenti climatici, in parte ai movimenti tettonici e in parte all’azione umana sui sistemi idrici per bonificare il territorio. L’azione umana si è così intrecciata nelle condizioni geologiche in evoluzione, operando a volte in armonia, a volte in conflitto con esse. Prima Umbri ed Etruschi, poi Romani si insediarono nell’area e rimodellarono il territorio con l’agricoltura e l’urbanizzazione; costruire strade, templi e santuari, trasportare e utilizzare le risorse idriche. Sebbene l’antropizzazione dell’area sia ampiamente basata sulle condizioni positive o negative prodotte dalle trasformazioni climatiche, il modo in cui il territorio è cambiato è in gran parte dipeso (e dipende tuttora) dall’attività umana, portando talvolta a ecologie squilibrate. L’acqua, i suoi flussi e la loro gestione possono essere spunti per tracciare le relazioni uomo-ambiente nello spazio e nel tempo”.

Cecilia Ceccherini incrocia attraverso la sua pratica l’artigianato e l’arte concettuale. È interessata a rivelare le relazioni che gli esseri umani intrattengono con altri esseri viventi attraverso la pratica artistica e il design. Dopo essersi laureata in Arti Decorative all’Accademia Albertina di Belle Arti (Torino, Italia), nel 2019 ha conseguito un Master in Textile Design presso il Chelsea College of Arts (Londra, Regno Unito) dove si è specializzata in tessitura. Lì ha iniziato a sviluppare tessuti e arazzi che, come oggetti di uso quotidiano che hanno anche qualità scultoree e pittoriche, combinano efficacemente i suoi approcci estetici e scientifici. Interseca la sua pratica con l’educazione artistica, lavorando con scuole con un particolare interesse per le pratiche collettive e collaborative.

Alberto Valz Gris lavora all’incrocio tra geografia urbana e arti visive. Ha conseguito un M.Sc. in Architettura (Politecnico di Torino), un Master in Belle Arti (Sandberg Instituut, Amsterdam) e un PhD in Geografia economica e politica (Politecnico di Torino). Il suo principale interesse di ricerca risiede nelle geografie del metabolismo socionaturale come un modo per tracciare le interazioni diverse, complesse e dinamiche tra l’uomo e l’ambiente su scala locale e regionale. I suoi recenti progetti hanno esplorato le dinamiche dell’estrazione di risorse naturali e i processi stratificati dello sviluppo infrastrutturale attingendo al lavoro sul campo in diversi contesti, come il boom dell’estrazione di litio ad Atacama (Argentina e Cile) e gli effetti dell’espansione del porto del Pireo (Grecia). Combinando la riflessione teorica e la ricerca sul campo sui contributi testuali e le produzioni audiovisive, la sua pratica di geografo si impegna con l’analisi critica come tentativo di reinventare le relazioni che gli esseri umani intrattengono con l’ambiente circostante.